Museo del Balsamico Tradizionale Spilamberto
L’Aceto Balsamico Tradizionale si è imposto nel mondo come ambasciatore della nostra terra e della nostra cultura.
Il Museo rappresenta – grazie all’impatto che ha sul visitatore – la porta di ingresso nel mondo del Balsamico: attraverso le sue sale è infatti possibile conoscere le caratteristiche tecniche, gli oggetti legati alla produzione, nonché immergersi nel fascino dei profumi e dei gusti di questo inimitabile prodotto.
Ciò è frutto – in primo luogo – della passione, della fatica e dell’intelligenza di uomini e donne che hanno fondato e dato vita alla Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale con sede a Spilamberto, i quali, assieme agli amministratori che nell’ultimo mezzo secolo hanno operato a Spilamberto, hanno progressivamente costruito il successo attuale.
L’impegno di questi attori, coadiuvato dallo sviluppo qualitativo e quantitativo dei cultori, ha raggiunto traguardi di sicuro prestigio, come testimonia la nascita del Museo del Balsamico Tradizionale in data 24 Novembre 2002.
All’interno del Museo si potrà guardare un video introduttivo sulla storia del Balsamico e sulle sue caratteristiche organolettiche con scene che ne illustrano le fasi salienti della produzione.
Ci si immerge nei profumi dell’aceto percorrendo le varie sale del Museo. Tra questi, la suggestiva sala che riproduce l’interno di una botte, costituisce il luogo per eccellenza della storia, della produzione e quasi del mistero del Balsamico: questa sala raccoglie in cinque sezioni distinte, gli strumenti e i momenti topici del processo che da secoli ci fanno amare il “nettare nero”. Dai vigneti alla vendemmia, dalla pigiatura alla cottura del mosto si susseguono storie e tecniche antichissime, fino alla costruzione delle botti e, successivamente, alla creazione dell’acetaia, dove confluiscono sensazioni olfattive e gustative che ancora oggi proiettano sul visitatore il valore di una tradizione e il fascino di un mito. Vengono presentati in rassegna strumenti per il trattamento delle viti, pigiatrici, paioli di rame e viene riprodotta una Bottega di bottaio, in cui assumono importanza i legni della tradizione (come il rovere, il castagno, il gelso e il ginepro), la loro naturale stagionatura (fonte di aromi e profumi per l’aceto) e la lavorazione, rigorosamente artigianale. Infine, si incontrano le storiche cinque botti che parrebbero appartenute alla Famiglia Fabriani (XIX secolo), di fronte alle quali si percepisce come, attraverso il possesso di una batteria, si possa determinare un forte senso di appartenenza, che può segnare l’identità di più generazioni. Ad esse è stata affiancata una batteria moderna costituita da 10 botticelle per proiettare il passato nel futuro attraverso la realtà del presente.
Nelle altre sale si possono ammirare oggetti a carattere didascalico e pubblicazioni di tipo storico e scientifico in grado di ricostruire, per buona parte, il percorso che il Balsamico ha effettuato nel tempo. Particolare testimonianza è fornita da una bottiglia di “Aceto balsamico brusco” risalente al 1785, insieme ad altri reperti non meno preziosi.
L'Acetaia Sociale
Salendo le scale di Villa Fabriani, verso il solaio, dove riposa l’acetaia sociale della Consorteria, si è subito avvolti dall’inconfondibile aroma balsamico.
L’Acetaia sociale della Consorteria, che da un lato costituisce parte integrante del Museo, dall’altro ne completa il percorso di visita, è l’ambiente deputato ad ospitare i “vaselli” che formano le batterie per la produzione del Balsamico. Si trova nel sottotetto, luogo soggetto a forti escursioni termiche nell’arco del giorno e nel corso delle stagioni: in tal modo, il caldo favorirà il processo di fermentazione, e il freddo quello di decantazione del prodotto.
L’Acetaia viene condotta dai dai Maestri di maggiore esperienza della Consorteria, nel rigoroso rispetto delle regole e della tradizione secolare. Essa accoglie 129 botticelle suddivise in 22 batterie, 7 “botti madre”; patrimonio che è andato costituendosi nel corso degli anni grazie ad accordi intercorsi tra Comune di Spilamberto, bottai e membri della Consorteria. All’interno dell’Acetaia sociale è in funzione un laboratorio di analisi a sostegno dei soci al fine di controllare e verificare l’andamento delle batterie in termini di grado zuccherino espresso in Brix e Acidità totale.
Chi siamo - La Consorteria
La storia della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale, Associazione culturale che, senza fine di lucro, opera dal 1967 a Spilamberto, è strettamente legata alla valorizzazione e alla tutela del Balsamico ed è profondamente radicata nel territorio spilambertese e non solo.
Diplomi, insegne, medaglie insieme ad ulteriori testimonianze significative sono poste all’attenzione del visitatore.
Bookstore del Museo
La Consorteria cura la maturazione e l’invecchiamento del Balsamico proveniente dalla sua dotazione di “vaselli”.
Presso il Bookstore del Museo si possono acquistare le confezioni di Aceto Balsamico Tradizionale, sia maturato e affinato per minimo 12 anni e con 25 anni di invecchiamento.
Diplomi, insegne, medaglie insieme ad ulteriori testimonianze significative sono poste all’attenzione del visitatore.
È inoltre possibile acquistare gli stessi prodotti anche on line.